Il villaggio, forse menzionato già nel 730 nella donazione di Warnefred al monastero di S. Eugenio, appartenne nei secoli successivi alla famiglia degli Ardengheschi. All’inizio del XIII secolo passò sotto il dominio di Siena e divenne sede di una delle comunità che componevano il contado senese. Vi passava un’antica strada che, toccando Rosia e Orgia, congiungeva Siena a Petriolo. La sua chiesa, dedicata a S. Giacomo, era suffraganea delle pieve di Recenza. Attualmente vi si trova un grande fabbricato con caratteri cinquecenteschi, restaurato alla fine del XX secolo e adibito ad azienda agricola. Sul fronte a sud esso mostra un portico con archi separati da un massiccio ed elegante pilastro ottagonale in mattoni, con capitello in fascia sagomata in pietra, tipicamente trecentesco.