Il villaggio, circondato dai boschi della Montagnola, conserva poche tracce della sua origine medievale. Nella chiesetta, costruita in epoca romanica, ma più volte rimaneggiata, si trova un fonte battesimale databile al XII o XIII secolo, sul quale è scolpita una figura umana che con le dita di una mano indica il numero tre, alludendo alla Trinità. Attualmente dedicata a S. Bartolomeo, essa era conosciuta come chiesa di S. Quirico a Tonni nei secoli XII e XIII, quando apparteneva, secondo la testimonianza di due bolle papali, all’abbazia di Torri. Il villaggio di San Quirico a Tonni è menzionato in vari documenti del 1300 e sappiamo che a metà di quel secolo era sede di un comune che comprendeva molti piccoli insediamenti, tra cui Borgo Pretale e le Reniere. L’attività principale degli abitanti di Tonni doveva essere costituita dall’estrazione del marmo: ci restano due contratti del 1320, con i quali Puccio del fu Orlando da San Quirico a Tonni si impegnò a consegnare alcuni pezzi di marmo bianco della Montagnola per i lavori che si svolgevano nella chiesa di San Giovanni Battista e nella chiesa di S. Giacomo, entrambe in Pistoia.